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lunedì 31 gennaio 2011

Udinese “ammazza grandi”, battuta anche la Juve

TORINO - L'Udinese è una squadra da lustrarsi gli occhi. Quadrata, tenace, ricca di talento e in condizioni psicofisiche strepitose. Capace di capovolgere lo svantaggio iniziale anche contro la Juve. Proprio come sette giorni fa, quando al "Friuli" scese in campo l'Inter. Lo avevamo detto, "mai dire mai con l'undici di Guidolin". Lo avevamo sperato, chiamando la portafortuna dei bianconeri Francesca Calligaro, conduttrice della "Giostra del gol" su Rai International. E così è arrivato un successo importantissimo, che porta le zebrette friulane ai vertici della classifica. All'"Olimpico" di Torino il match parte lento, e per 45 minuti le emozioni si misurano con il contagocce. La seconda frazione è tutta un'altra storia. E' partita vera. L'Udinese si mangia il vantaggio con Di Natale, che manda a lato a porta vuota su passaggio al bacio di Armero. Gol sbagliato gol subito. Marchisio al 60' sigla una delle reti più belle del 2011 in rovesciata e illude i bianconeri di Gigi Del Neri. E sì, perché da quel momento è solo Udinese. Sette minuti dopo arriva il pareggio di Zapata, alla seconda segnatura in due partite. Poi la perla di Sanchez, che giunge a seguito di un doppio "sombrero" ai danni di Felipe Melo. Game over, Juve 1 - Udinese 2. Con questa vittoria l'Udinese è sesta a 36 punti, scavalcando proprio il club torinese in caduta libera. La truppa di Guidolin vede il quarto posto - in coabitazione tra Inter e Roma - a sole due lunghezze, ed ora in quattro giorni ci sono due match alla portata, sulla carta. Nel turno infrasettimanale di mercoledì l'Udinese ospiterà il Bologna (ore 20.45). Poi ci sarà l'anticipo di sabato alle 18: Al "Friuli" arriverà la Samp.

domenica 30 gennaio 2011

La presentatrice tv Francesca Calligaro ospite di Mandi Mandi

TORONTO - Chi non ha mai visto la "Giostra del gol" su Rai International? Ma lo sapevate che la presentatrice è una friulana doc? Noi l'abbiamo avuta ospite a Mandi Mandi! Si chiama Francesca Calligaro, è originaria di Udine e tifosissima delle zebrette bianconere. La madrina del calcio italiano all'estero ci ha dedicato un saluto in friulano venerdì mattina sulle frequenze di Chin Radio. Spigliata, cortese e molto simpatica, è un po' la portafortuna della squadra di Guidolin. Ci ha confessato, infatti, che ha fatto visita al club di patron Pozzo proprio nel periodo nero delle prime cinque sconfitte consecutive in campionato. Da quel momento in poi l'Udinese ha iniziato a volare. Speriamo che Francesca porti fortuna anche stasera, nel delicato incontro con la Juventus di Luigi Del Neri. Alle 12.00 di oggi la "Giostra del gol" chiamerà proprio Toronto per sentire il calore dei tifosi friulani oltreoceano. Alla cornetta il mitico Gianni Ceschia, anche lui ospite di Mandi Mandi lo scorso venerdì, che si farà portavoce di tutti i corregionali all'estero che amano i colori bianconeri. Quelli delle zebrette friulane, ovviamente!

lunedì 24 gennaio 2011

L'Udinese "maravilla" asfalta l'Inter e si rilancia in chiave Europa

UDINE - Sarà difficile ripetere il terzo posto centrato con Zac nel '97-'98. Proibitivo anche sognare la Champions League, conquistata con Spalletti nell'edizione '05-'06. Eppure l'Udinese vista domenica al "Friuli" deve necessariamente pensare in grande, senza porre limiti alla provvidenza. L'undici di Guidolin, infatti, ha dato una sonora lezione di calcio ai pentacampioni dell'Inter, surclassandoli dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. Certo, c'è chi obietterà che a Leonardo mancavano tasselli fondamentali come Milito, Julio Cesar e Schneider, e che l'arbitro è stato poco generoso con i nerazzurri, non concedendo un rigore a Cambiasso. Ma i progressi fatti dai bianconeri, e soprattutto il loro ruolino di marcia in casa, non lasciano dubbi: l'Udinese ha la maturità necessaria per pensare all'Europa. Imporsi per 3-1 in una sfida così difficile è il segno che questa stagione può prendere una piega importante, trasformandosi nell'ennesimo capitolo storico della gloriosa gestione Pozzo. Alexis Sanchez è sbocciato, tant'è che la società chiede 30 milioni di euro per il talento cileno. Capitan Totò è in forma smagliante, la punizione del 2-1 gli è valsa il 99simo sigillo in Serie A. I gladiatori Inler e Asamoah hanno dimostrato di essere giocatori da grande squadra. La difesa, a cominciare da Handanovic, sta trovando i meccanismi giusti per fronteggiare le avanzate avversarie. Francesco Guidolin, infine, ha confermato di essere un grandissimo maestro di calcio e un finissimo psicologo dei giocatori e dell'intero ambiente friulano: la cultura del lavoro, l'umiltà e la precisa intenzione di evitare reclami - anche quando le circostanze li richiederebbero - stanno valorizzando alla perfezione il giocattolo bianconero. A sua immagine e somiglianza. Dopo la vittoria contro l'Inter, l'Udinese mantiene l'ottavo posto portandosi a quota 33 e rosicchiando un punticino alla Lazio, quarta forza del campionato, che ora dista soltanto 4 punti. Nel prossimo turno i friulani saranno impegnati nel posticipo di domenica sera a Torino contro la Juventus. Un altro successo sarebbe troppa grazia? Mai dire mai con questa Udinese...

giovedì 20 gennaio 2011

Coppa Italia, Udinese eliminata ai rigori

GENOVA - Ci tenevano tanto Guidolin, la società, la squadra. Purtroppo la lotteria dei rigori ha premiato la Sampdoria, che vola ai quarti di Coppa Italia contro la vincente di Milan - Bari (si gioca questa sera). Decisivo il portiere Da Costa e il rigore dell'ex Tissone, fatale il penalty di Isla, ottimo fino a quel momento e autore dell'1-1 che ha portato il match ai supplementari e ai rigori. Maledetti. E' stata una partita vera. Certo, hanno giocato molte seconde linee, ma chi è entrato in campo ha dato il massimo. Macheda, ex Manchester, sblocca la gara e firma la prima segnatura in Italia. Risponde, come detto, il terzino cileno a pochi minuti dal 90'. I supplementari sembrano sorridere ai friulani: Denis schiaccia di testa il cross di Sanchez e gonfia la rete, ma Pazzini non ci sta e realizza dal dischetto il fallo procurato dall'ingenuo Pasquale. I rigori, ahimè, sorridono alla Sampdoria. Finisce 7-6 per i blucerchiati. Tanta amarezza ma nessun dramma a Udine, domenica arriva l'Inter di Leonardo che cerca la "remuntada" ai danni dei cugini milanisti. Tutto il Friuli si augura di vedere una gara avvincente, ricca di emozioni e gol. Che vinca il migliore.

domenica 16 gennaio 2011

Udinese stellare, Genoa travolto per 4-2

GENOVA - Come gioca questa Udinese! Nella seconda trasferta consecutiva i bianconeri confezionano altri quattro gol, dimostrandosi una delle squadre più prolifiche ed in forma di questo 2011. Ma a differenza del match contro il Milan, al "Luigi Ferraris" i ragazzi di Guidolin si guadagnano l'intera posta in palio, a discapito di un Genoa che è rimasto in partita per un'ora. E con un portiere, Eduardo, che è riuscito a combinare papere in successione, facendo rimpiangere gli ex Rubinho ed Amelia. Il terzino Armero porta in vantaggio i friulani, con un pregevole pallonetto che trafigge l'estremo difensore rossoblù. Il Genoa cresce e trova il pareggio allo scadere del primo tempo con un gran tiro dal limite dell'area di Milanetto. Nella seconda frazione Di Natale e compagni si scatenano. Il capitano sfrutta un liscio clamoroso di Eduardo in uscita per siglare il 2-1, ma appena due minuti dopo il giovane Destro rimette il risultato in equilibrio. Allora ci pensa la coppia cilena Isla - Sanchez a riportare l'Udinese in vantaggio, con il "nino maravilla" che appoggia la sfera in rete da due passi. Poi entra in campo Denis e castiga nuovamente Eduardo, che invece di rimanere in porta esce quasi al limite dell'area, non avendo difensori in suo soccorso. E' un gioco da ragazzi per "el tanque" mettere in ghiaccio il risultato. Con questi tre punti l'Udinese si porta a quota 30, ottava dietro a Juve, Inter e Palermo. La Champions League è sempre a cinque lunghezze, con la Roma che veleggia a 35 punti. Mercoledì l'undici di Guidolin affronterà la Samp proprio al “Ferraris” per gli ottavi di Coppa Italia. E domenica arriva al Friuli la nuova Inter di Leonardo, per un match tutto da seguire, che vale molto sia per i bianconeri che per i nerazzurri (ore 12.30 italiana).

domenica 9 gennaio 2011

La partita quasi perfetta, finisce 4-4 tra Milan e Udinese

MILANO - Francesco Guidolin l'aveva detto alla vigilia, "serve la partita perfetta per battere questo Milan". La sua squadra ha messo in campo cuore, mente, muscoli e fantasia, sfiorando l'impresa nella tana della regina del campionato. Il pareggio di Ibrahimovic al 93' toglie all'Udinese due punti, ma non di certo una prestazione da incorniciare. Quattro gol per parte hanno reso la partita vibrante, uno show che non si vedeva da anni sui campi italiani. L'Udinese passa alla mezz'ora grazie a Di Natale, che corregge in rete la staffilata di Inler schiantatasi sul palo, con Amelia battuto. Gli uomini di Allegri cercano subito il pari, centrandolo solo nel recupero della prima frazione di gioco con Pato, che gira in rete il cross di Ibra. Il secondo tempo si mette bene per i friulani, che si portano addirittura sul 3-1 con le prodezze di Sanchez e ancora Di Natale. Ma il Milan non molla, entra Cassano e il match cambia. Se il 3-2 nasce per una sfortunatissima deviazione dell'ottimo Benatia su cross di Thiago Silva, il 3-3 si sviluppa proprio dai piedi del talento di Bari vecchia, che serve il Papero a centro area, il quale lascia sul posto il terzino marocchino e fredda Handanovic. Gattuso e compagni sembrano avere la forza per completare il sorpasso, invece gli ospiti confezionano l'ennesimo colpo di scena. Isla sfonda sulla destra e mette in mezzo un pallone con il contagiri, che il neoentrato Denis trasforma in oro. Tutti pensano che il match sia ormai chiuso, mancano due minuti più altri quattro di overtime. Però c'è da fare i conti con la coppia Cassano - Ibrahimovic, che a 60 secondi dal termine mette sotto scacco la difesa bianconera e pareggia i conti per la quarta volta. L'Udinese esce a testa alta da San Siro. C'è da guardare ovviamente al bicchiere mezzo pieno: mettere alle corde una delle squadre più forti d'Europa è di buon auspicio per il 2011, prestazioni così restano indelebili nella mente di tutti gli sportivi. Il potenziale c'è, e va sfruttato per inseguire il sogno europeo. Domenica l'Udinese affronterà al "Luigi Ferraris" il Genoa. L'obiettivo è riscattarsi dalla beffa dell'andata firmata dall'ex Mesto, che costò tre punti preziosi alla squadra di Guidolin, ora ottava in classifica a soli 5 punti dal quarto posto.

venerdì 7 gennaio 2011

Ottawa, benvenuti nel Fogolâr della capitale

OTTAWA - Franco Mauro ci apre le porte al Fogolâr Furlan di Ottawa. Siamo onorati di poter presentare le attività degli amici friulani della capitale canadese, grazie ad una piacevole chiacchierata con alcuni membri del club.
Franco, quali sono le principali attività che svolgete durante l'anno?
«A gennaio abbiamo l'Annual General Meeting & Election of the Board, Refreshments - Carnevale (with Club Vicentini) - cena e ballo con orchestra, premi per i mascherati. A febbraio organizziamo il Carnevale dei bambini (all Italian clubs... una ventina) - con maschere, giochi, rinfreschi, premi. A marzo c'è la Serata per onorare i nostri distinti giovani, grazie alle Borse di Studio Giovanni Caboto - oltre al CNIC event - il nostro Fogolâr è membro del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi. Ad aprile prepariamo la Festa del Popolo Friulano per celebrare il 3 aprile, la fieste dal Friûl - giornata con messa, programma culturale, esibizioni e cena. A maggio non può mancare la Festa Primavera, con cena e danze. A giugno organizziamo l'Italian Week - evento annuale che unisce la comunità italiana di Ottawa. Ad agosto c'è il Picnic - con colazione, messa, BBQ, musica, torneo bocce, carte e giochi per bambini con premi. Ad ottobre/novembre si prepara la Festa d’Autunno, oltre alla messa per i defunti friulani. Infine, a dicembre abbiamo il Pranzo Natalizio per i membri del club e i loro familiari, con Babbo Natale per i bambini».
Quanti membri avete?
«65-75 membri unici».
Chi è l'iscritto più anziano? E quello più giovane?
«I più anziani sono Joe Arban, Paolo Brun del Re e Nello Bortolotti, mentre il più giovane è Matteo Grutman».
Quanti membri under 30 avete?
«Solamente uno».
C'è una storia particolare di un iscritto che mi volete raccontare?
«Posso menzionare Paolo Brun del Re, che ha scritto delle biografie di membri storici del nostro club».
Da chi è composto il direttivo?
«Da Ivano Cargnello, Enrico Ferrarin, Catherine Fiorin, Luciano Gervasi, Franco Mauro, Roberto Mazzolin, Franco Riva, Maurizio Rosa, Olita Schultz, Roger Serafini, Nick Urban».
Quali sono i rapporti con le istituzioni della vostra città?
«I rapporti con le istituzioni della città sono rari, ma abbiamo molti contatti con altri gruppi di immigrati italiani, come menzionato nel calendario degli eventi».
Quali sono le attività a cui state lavorando per il futuro?
«Una mostra friulana itinerante in tutto il Canada e un progetto di "storia orale" della Federazione dei Fogolârs».


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Colonia Caroya, il “Piçul Friûl” argentino


COLONIA CAROYA - "La nostra non è una città dove ci sono friulani, ma è una città friulana vera e propria: la chiamano “Piçul Friûl”". Ho conosciuto Claudio A. Roya qualche mese fa grazie a Facebook, il social network che unisce il mondo, ed è stata una piacevolissima scoperta. Poter parlare con un corregionale che vive all'estero, in una realtà talmente distante dalla mia, è una gran bella soddisfazione. Claudio mi ha raccontato che la sua città è nata nel 1878 con un contingente di friulani, poi se ne sono aggiunti altri due e da lì è iniziata l'immigrazione. Fino a 30-40 anni fa, Colonia Caroya era esclusivamente friulana, e solo negli ultimi anni è arrivata gente da altre parti del mondo. Oggi ci sono 24.000 abitanti e più del 50% sono friulani (fino alla settima generazione).
A Colonia Caroya si parla friulano, si mangiano cibi friulani, ci sono ristoranti che fanno il frico e tutte le altre specialità della nostra terra. Inoltre ci sono: il "Centro Friulano", che esiste da 40 anni, l'"Alef" da 5 anni, un gruppo di giovani che si chiamano ""Ducj Insieme, un gruppo di ballo friulano, un altro di canto, ecc. Si fanno feste tutto l'anno: si comincia a marzo con la Festa della vendemmia, la Sagra dall'Uva, dopo la Festa dei Cibi Tipici, la festa della pasta, festa della polenta, e così tante altre...
Claudio A. Roya collabora al programma radiofonico "Fuarce Furlans", di cui sono stato ospite nell'ultima puntata del 2010, programma che si sente in Argentina e anche in Friuli attraverso la trasmissione in differita di Radio Onde Furlane. L'Alef  fa un laboratorio di lingua friulana, ovvero un incontro settimanale per le persone che vogliono parlare in friulano che si chiama "Fevelant". Altro successo è il "Campionato di mora" che si fa da 5 anni; quest'anno hanno giocato in 6 settimane (una volta in ogni club della città) 280 coppie, con persone da 9 a 91 anni.

"Latitanze", un blog gemellato a "Mandi Mandi"


Latitanze è il blog di Mauro Daltin, scrittore, operatore culturale, editor, viaggiatore. Il sito è suddiviso in varie sezioni in cui sono ospitati anche altri scrittori friulani come Maurizio Mattiuzza, Emilio Rigatti, Pietro Spirito, oltre che recensioni, articoli, racconti.
Nella sezione "Sudamerica" il lungo reportage di scritti e immagini del viaggio fra gli emigranti friulani in Argentina, il tema dell'acqua in Bolivia e le bambine invisibili del Perù che Mauro ha condiviso con l'attore teatrale Claudio Moretti. Nelle varie parti del blog anche le storie del Teatro Incerto, di Radio Onde Furlane, e di tutto quel movimento culturale fatto di iniziative, musica, libri, lingue che anima il Friuli.

Tutto facile contro il Chievo, aspettando il Milan

UDINE - Nella partita dell'Epifania, la "befana" ha portato regali graditi all'Udinese e tanto carbone al Chievo. Tutto facile per gli uomini di Guidolin, che in mezz'ora chiudono la pratica con Sanchez e Di Natale. Il capitano, poi, sbaglia il rigole del possibile 3-0, mentre Pinzi pensa bene di farsi espellere per un doppio giallo a dir poco ridicolo. Le ex punte triestine Moscardelli e Granoche tentano di far male ai cugini bianconeri, fortunatamente senza grandi risultati. Questa vittoria proietta l'Udinese al settimo posto - a pari merito con l'Inter - a quota 26. Sei lunghezze sopra c'è la Roma, il cui quarto posto significa Champions League. Domenica la squadra di patron Pozzo andrà a vedersela con i campioni d'inverno, il Milan di Ibrahimovic e del neoacquisto Cassano. Speriamo che in questo 2011 i bianconeri dimostrino il loro valore anche in trasferta, non come nella prima parte di campionato, dove troppo spesso la squadra ha palesato timore reverenziale, svogliatezza e poca fiducia nei propri mezzi. Qualche passo in avanti in tal senso si era visto all'Olimpico contro la Lazio nella 17sima giornata. Di Natale e compagni avevano ampiamente meritato il pari contro una delle squadre più in forma del campionato, ma al 90' uno sfortunato autogol di Zapata ha regalato 3 punti pesantissimi agli uomini di Reja, lasciando l'amaro in bocca a quelli di Guidolin.