UDINE - Prima goduria, esaltazione. Poi nervosismo, paura. Infine liberazione e gioia per l'impresa. Si potrebbe riassumere così il capolavoro firmato Udinese nello spareggio Champions di domenica contro la Lazio. Un capolavoro che riflette pienamente la strepitosa stagione bianconera: a due giornate dal termine, le zebrette hanno riempito d'orgoglio tutti i tifosi dopo averli fatti soffrire terribilmente, conquistando anche le simpatie di moltissimi sportivi che normalmente tengono per altri colori. Domenica l'adrenalina è scorsa a fiumi in una delle partite più intense ed emozionanti di tutto il campionato. Emozioni, appunto. Si sono alternate bruscamente, perché il primo e il secondo tempo sono stati due film diversi. E come in tutte le trame che si rispettino, c'è stato l'happy end. Al "Friuli" l'undici di Guidolin ha messo al tappeto l'avversario con due perle di Totò Di Natale, che sale a quota 28 nella classifica marcatori. Per dirla tutta, il Capitano avrebbe potuto farne altri due, ma arriva troppo tardi sugli assist di Pinzi e Isla. L'Udinese controlla la gara fino a metà della seconda frazione di gioco, quando il giovane Angella ferma irregolarmente il neo entrato Rocchi in area, con conseguente rigore e rosso diretto. Zarate si presenta sul dischetto, ma Handanovic lo ipnotizza e sventa il pericolo. Il gol però è nell'aria, infatti passano pochi minuti e la squadra di Reja accorcia le distanze con Kozac. Da lì in poi è un assedio dei biancocelesti che sfruttano l'uomo in più, mentre Guidolin sostituisce Sanchez (per il riacutizzarsi del problema alla coscia) e Di Natale con Ekstrand e Corradi. Il tempo sembra fermarsi, il cuore batte forte e sale in gola, alterando salivazione e respiro. La posta in palio è altissima. Nessuno vuol veder svanire i propri sogni. Il club di Lotito preme e colpisce il palo sempre con l'ariete della Repubblica Ceca. Poi Dias svetta di testa dentro l’area piccola, impegnando severamente Handanovic. Dall'altra parte Corradi fa a sportellate con tutti e conquista secondi preziosi vicino la bandierina del corner. Dopo quattro interminabili minuti di recupero, finalmente Rizzoli fischia la fine, e il popolo bianconero può esplodere nel delirio più totale. L'Udinese batte la Lazio per 2-1 e la scavalca in classifica, conquistando il quarto posto. I bianconeri salgono a quota 62, con i biancocelesti e i cugini giallorossi della Roma che inseguono a 60. Ora dipende tutto dai friulani, che hanno davanti gli ultimi due turni stagionali. Le due finali si disputeranno a Verona contro il Chievo, aritmeticamente salvo dopo il pareggio di stasera contro la Juve (2-2), e a Udine contro il Milan, che sabato ha conquistato il suo 18simo scudetto. Bisogna concludere altri due capitoli per scrivere una storia importante, che il club di Pozzo ha dimostrato di meritare. In bocca al lupo ragazzi!
Nessun commento:
Posta un commento