UDINE - Il capitano in versione Babbo Natale regala doni e punti preziosi ai tifosi bianconeri. E' vero, manca un mese alle festività religiose, ma la tripletta con cui Totò ha portato l'Udinese alla vittoria contro il Napoli, città in cui è nato e che tiene nel cuore, ha un sapore dolcissimo. La sfida con i partenopei è sempre stata "particolare", per motivi sportivi e di antipatia fra tifoserie. Aver ottenuto i tre punti è un omaggio apprezzatissimo da tutti i friulani, che riempie ancor più di orgoglio e riaccende la classifica. Il match di ieri è finito proprio come quello di un anno fa, con gli uomini di Guidolin che affondano la compagine di Mazzarri con un secco 3-1. Protagonista assoluto, come detto, Totò Di Natale, semplicemente strepitoso. Il capocannoniere della scorsa stagione prima trasforma il rigore procurato da Sanchez, poi si inventa una prodezza da genio del pallone, piazzando la sfera sotto il sette del palo lungo, con un esterno destro dai 30 metri a dir poco terrificante - a fine partita dirà che è il gol più bello della sua carriera -, infine va in rete addirittura dal corner, con la complicità di Hamsik. Proprio lo slovacco è l'autore del 3-1, trovando una staffilata che buca l'incolpevole Handanovic. Ma il portierone della nazionale slovena non vuole perdere la sfida personale con "Marechiaro", e quando il talentuoso centrocampista gli si ripresenta davanti dagli undici metri è Samir a fare il fenomeno, parandogli il rigore e scacciando i fantasmi di una possibile rimonta dei campani. La vittoria è strameritata e vale l'ottavo posto in classifica, in comproprietà con la Sampdoria, a quota 20 punti. Solo quattro gradini sopra la Juventus condivide il terzo posto proprio con il Napoli. Il sogno Champions League è ancora alla portata dell'Udinese, ma non ditelo al "sacchiano" Guidolin, che da sempre predica "umiltè". L'obiettivo dichiarato ad inizio stagione è la salvezza, ma francamente la squadra ha dimostrato di poter ambire ad un posto in Europa. La convincente prova con il Napoli va a cancellare dalla memoria la nefasta trasferta di Roma, finita 2-0 a favore dei ragazzi di Ranieri, grazie al gioiello di Menez e alla perla di Borriello. E' vero, guardando solamente agli episodi i bianconeri non avevano demeritato del tutto. L'Udinese aveva colpito una traversa con Domizzi e un palo clamoroso con Sanchez, senza dimenticare il gol annullato a Denis al 92', segnatura assolutamente valida. Quello che non ha convinto è la prestazione. E' mancata totalmente la mentalità operaia, la grinta che ti porta ad andare a mille, la voglia di arrivare primi sui palloni e creare pericoli concreti agli avversari. Caratteristiche che fanno parte del dna del club di patron Pozzo, qualità che sono alla base della fantastica prestazione contro il Napoli. Babbo (Di) Natale a parte.
Grande Totò!!!
RispondiEliminaUn furlan tifos dall'Udin